Articolo scritto per Bicizen.it il 8 luglio 2014.
Si è concluso il percorso partecipativo per la progettazione del Biciplan
Si è concluso sabato 28 giugno 2014 a Rimini un progetto molto interessante ed innovativo per la realtà italiana in cui sono stato coinvolto come esperto in pianificazione della mobilità ciclistica, moderazione del traffico e riqualificazione degli spazi pubblici: il progetto “I like my Bike – MoviMenti Under 30”, un percorso partecipativo per aprire un confronto con i giovani riminesi tra i 18 e i 30 anni attraverso laboratori dedicati al tema della mobilità attiva e degli spazi della città.
Decine di giovani, provenienti da diverse realtà cittadine e non solo (centri giovanili, università, associazioni, cooperative sociali), hanno lavorato insieme per progettare un sistema di percorsi ciclabili e zone 30, corredati di spazi e servizi, a partire dalle esigenze che rilevano nel vivere quotidianamente il proprio territorio e dalle loro diverse conoscenze e capacità.


Gli obiettivi, l’organizzazione dei tavoli, i temi trattati e le finalità del progetto, ideato dal Comune di Rimini e dal Piano Strategico Rimini Venture, sono stati raccontati nel mio precedente articolo, “I like my Bike – MoviMenti under 30: i giovani di Rimini per una nuova città mobile senz’auto”.
L’evento finale, aperto alla città e pianificato dagli stessi partecipanti ai tavoli
L’evento finale, aperto alla città e pianificato dagli stessi partecipanti ai tavoli, è iniziato con una biciclettata organizzata da Bla Bla Bici, uno dei progetti nati dal tavolo dei “mestieri”, con itinerario Ponte di Tiberio – Darsena di Rimini. Qui, accompagnati da spettacoli di musica, danza e parkour, i ragazzi hanno presentato ai partecipanti il proprio lavoro:
• il nuovo Biciplan;
• il Logo che caratterizzerà la rete ciclistica di Rimini;
• la Ciclofficina;
• il servizio Bla Bla Bici;
• il servizio di consegne in bicicletta “Citi Bike Express Rimini: ECOconsegne veloci nella tua città”;
• la piattaforma web per il “Cicloturismo”.




E visto che i ragazzi e le ragazze sono stati i veri protagonisti di questo progetto, ho preferito lasciare a loro la descrizione del lavoro svolto nei due tavoli che ho seguito direttamente.
Il tavolo “Biciplan”
Il tavolo “Biciplan” a cui hanno partecipato (in ordine alfabetico) Alessandro Balducci, Melania Braghin, Lorenzo Buldrini, Lorenzo Cesarotto, Daniela Della Guardia, Giorgia Mancinelli, Vincenzo Sciusco:
“I sei incontri (iniziati il 22 gennaio 2014 e terminati il 2 aprile 2014) hanno permesso al “gruppo Biciplan” di definire la rete strategica di percorsi ciclabili che collegano il centro storico della città all’entroterra ed al mare con possibilità di realizzazione o implementazione dei servizi in parcheggi di interscambio.
In un primo momento il gruppo ha individuato su mappa cartacea i poli attrattori della città, in secondo luogo sono state identificati i percorsi più frequentati dall’utenza cittadina e definite criticità e potenzialità con colori differenti in modo da andare a definire negli ultimi incontri la rete ciclabile portante caratterizzata da cromatura, numerazione e nomenclatura differente e le “Zone 30”.
Si sono inoltre individuati 11 itinerari di cui 3 anelli principali che abbracciano la città dalla costa all’entroterra pensati non solo per gli spostamenti cittadini (casa-lavoro) ma anche come attrattività turistica in cui particolare attenzione è stata posta alla realizzazione di un possibile collegamento con la rete dei percorsi Bicitalia.”


Il tavolo “Comunicazione della cultura della mobilità nuova“
Il tavolo “Comunicazione della cultura della mobilità nuova” a cui hanno partecipato (in ordine alfabetico) Matilde Boldrini, Matteo Bruschi, Monica Gori, Manuela Gorini, Veronica Ressa, Alessio Spina:
“Inizialmente la proposta di I like my bike ha trovato consensi davanti ad un tavolo di negoziazione, intorno al quale le nostre associazioni/gruppi giovanili di appartenenza coglievano l’iniziativa e si impegnavano a sostenerla e promuoverla. Quando, in un secondo momento, abbiamo iniziato a partecipare attivamente, da singoli, tutto ha preso una nuova svolta.
Abbiamo accolto l’idea con slancio e ci siamo divisi in settori per poter arrivare in poco tempo alla conclusione dei lavori con il progetto completato. Il nostro gruppo si è dedicato alla comunicazione. Partire non era facile, le nostre menti non erano abituate a pensare, ad estrapolare informazioni da una semplice parola: “bicicletta”. L’aiuto più grande è arrivato dai video e dalle foto che Matteo Dondé ci ha mostrato durante i primi incontri: illuminanti! Potevamo a quel punto chiudere gli occhi e pensare, e le idee sarebbero arrivate.
Solo a quel punto avevamo capito che ciò che noi ritenevamo lo scopo di tutto il nostro lavoro, non sarebbe dovuto essere altro che la risoluzione finale di una più grande scoperta. Il logo, lo slogan, i cartelloni pubblicitari non erano altro che prodotti visibili di un più cavilloso ragionamento: prima di pensare alla grafica, al colore, alle posizioni, dovevamo avere chiaro il messaggio; ed il messaggio era che i vantaggi della bicicletta sono quegli stessi vantaggi che noi vorremmo per la nostra vita (salute, ambiente, spazio, tempo, guadagno), perché allora non approfittarne?”


Gli esiti del progetto
Sottolineo infine che gli esiti del progetto si tradurranno a breve in un atto deliberativo assunto dall’Amministrazione Comunale sulla base del lavoro prodotto dai giovani, che verrà recepito all’interno del Piano Urbano della Mobilità in corso di elaborazione.









Un ringraziamento particolare va al comune di Rimini, all’assessore Sara Visintin e ai suoi collaboratori, a Valentina Ridolfi e Maurizio Ermeti del Piano Strategico, a Nadia Fellini, presidente della Cooperativa Controvento, e alle sue collaboratrici Giulia Amadori e Laura Ravaioli, a Elena Farnè e Marialuisa Cipriani.
Link di riferimento: Piano Strategico Rimini Venture